La corretta compilazione del Modello 730 oggi

  • Autore: antonelli patrizia
  • 05 set, 2017

Il Modello 730 è un modulo fiscale per la dichiarazione dei redditi riservato ai lavoratori dipendenti e ai pensionati.

Introdotto nel 1993 in sostituzione del 740, il Modello 730 può essere utilizzato per dichiarare i redditi da lavoro dipendente (e assimili), i redditi derivanti da fabbricati e terreni, i redditi da lavoro autonomo per i quali non è richiesta partita IVA e i redditi da capitale.

Al fine di semplificare la dichiarazione dei redditi per i contribuenti, l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione sul proprio sito internet una dichiarazione pre-compilata che può essere accettata così com’è e inviata.

Per tutti coloro che invece hanno necessità di apportare modifiche alla dichiarazione pre-compilata o di compilarla ex-novo, è importante capire come procedere al fine di evitare errori sia che si opti per il modello cartaceo che per quello online.

Dichiarazione cartacea o online?

Nonostante l’introduzione della dichiarazione pre-compilata online, resta anche per il 2017 la possibilità di fare la dichiarazione dei redditi su modello cartaceo, da presentare poi al proprio datore di lavoro se fornisce il servizio o a un Caf.

In questa ipotesi, il lavoratore deve innanzitutto procurarsi il modello ritirandolo presso un ufficio dell’Agenzia delle Entrate o presso il comune di residenza.

Un documento da compilare con attenzione

La compilazione del Modello 730 può non essere semplice, in quanto si deve prestare molta attenzione a non commettere errori o omissioni.

Il Modello 730 si divide in 3 quadri, rispettivamente A, B, e C, nei quali vanno indicati i redditi da terreni ( con tutti i relativi dati), i redditi dei fabbricati iscritti al catasto, fornendo anche la rendita catastale e l’importo IMU versato nell’anno precedente, e i redditi da lavoro dipendente o pensione, integrati con trattenute IRPEF e addizionale comunale e regionale indicate nel CUD.

Accanto a questi 3 riquadri principali vi sono poi quelli dedicati agli oneri deducibili e alle spese detraibili, ovvero a voci come le spese mediche e veterinarie, le tasse universitarie, le spese per ristrutturazioni, i contributi versati per collaboratori domestici e badanti o l’assegno corrisposto al coniuge dopo la separazione o il divorzio.

Si tratta di voci distinte che devono essere indicate separatamente poiché diversamente gestite.

Una volta compilato in tutte le sue parti, il documento può essere inoltrato tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate, ma solo se si è in possesso di un Pin, oppure tramite CAF.

Come visto, la compilazione del 730 cartaceo può presentare una serie di difficoltà in quanto numerosi sono le voci da considerare e molto semplice è cadere in errore. Il consiglio, quindi, è sempre quello di affidarsi a un consulente in grado di assistere il contribuente nella corretta compilazione e di garantire il rispetto dei termini fissati dalla legge.

Per quanto concerne la procedura online, nel caso in cui si abbia necessità di apportare modifiche, vale lo stesso discorso visto per il modello cartaceo, poiché nel caso di modifiche errate si incorre in una sanzione pari al 30% dell’importo dovuto più gli interessi.

Dichiarazione dei redditi: l'importanza di affidarsi a un consulente professionista

Oltre alla possibilità di poter incorrere in errori, compilare il 730 in autonomia richiede anche un notevole investimento di tempo da parte del contribuente, che non solo deve controllare accuratamente tutte le voci dichiarate, ma anche provvedere alla registrazione ai servizi telematici del fisco per poterli utilizzare.

Affidarsi a un consulente specializzato consente, invece, non solo di mettersi al riparo da errori che, seppure fatti in buona fede, saranno ugualmente sanzionati ma anche di risparmiare tempo tra calcoli e registrazioni vari.

Rivolgendosi a un consulente infatti il contribuente dovrà limitarsi a consegnare tutta la documentazione necessaria e sarà compito del professionista compilare e trasmettere il Modello 730 correttamente.
Autore: antonelli patrizia 27 agosto 2019
L’articolo illustra i vari contratti di apprendistato, soffermandosi sull’apprendistato professionalizzante per i disoccupati che hanno oltre 29 anni di età.
Autore: antonelli patrizia 27 agosto 2019
Ai papà che lavorano sono riconosciuti diritti come il congedo di paternità e quello parentale: vediamo, in dettaglio, il sistema di tutele previsto per legge.
Autore: antonelli patrizia 27 agosto 2019
Stop al pagamento della retribuzione in contanti: da luglio 2018 per i datori di lavoro privati sussiste l’obbligo di utilizzare mezzi di pagamento tracciabili.
Autore: antonelli patrizia 19 agosto 2019
L’assegno per il nucleo famigliare offerto dall’INPS è dedicato a determinate categorie di lavoratori e alle loro famiglie. Scoprite meglio di cosa si tratta.
Autore: antonelli patrizia 19 agosto 2019
È ormai obbligatorio corrispondere le retribuzioni in maniera tracciabile, non in contanti. Scoprite quali sono le sanzioni previste per chi viola questa legge.
Autore: antonelli patrizia 19 agosto 2019
Chi può usufruire degli incentivi per le assunzioni per l’anno 2019? Scoprite tutto ciò che riguarda questa categoria di agevolazioni.
Autore: antonelli patrizia 2 luglio 2019
Le quote di partecipazione a una società possono essere trasferite a terzi con modalità diverse: vediamo le principali fattispecie previste.
Autore: antonelli patrizia 2 luglio 2019
Il Libro Unico del Lavoro è un documento che racchiude tutte le informazioni sul rapporto tra dipendente e datore di lavoro: vediamo meglio di cosa si tratta.
Autore: antonelli patrizia 2 luglio 2019
La Legge prevede alcune misure per favorire il coinvolgimento di entrambi i genitori alla crescita dei figli. Ecco quali diritti vengono riconosciuti ai papà.
Autore: antonelli patrizia 27 maggio 2019
La legge tutela le donne in stato di gravidanza imponendo il divieto di licenziamento. Sono previste tuttavia alcune deroghe: vediamo quali.
Show More